In un contesto internazionale sempre più complesso e in rapida evoluzione, le aziende sono chiamate a confrontarsi con sfide che intrecciano innovazione tecnologica, transizione energetica e sostenibilità ambientale. L’avanzare dell’automazione, della digitalizzazione e dell’integrazione dei processi in chiave Industria 5.0, insieme a normative sempre più rigorose sulle emissioni e sull’impatto ambientale, richiede alle imprese produttrici di componenti e sistemi oleodinamici un costante aggiornamento delle competenze del proprio personale tecnico. Il settore delle macchine da lavoro on-road e off-road (agricole, movimento terra, sollevamento, veicoli municipali) sta vivendo una profonda trasformazione versol’elettrificazione e l’ibridazione, non solo nella trazione, ma anche negli attrezzi e nei dispositivi di bordo. Questa transizione apre scenari in cui sistemi oleodinamici, elettrici ed elettronici convivono e si integrano, imponendo un ripensamento delle architetture e della componentistica. Il comparto oleodinamico, che da sempre rappresenta un riferimento insuperato in termini di densità di potenza, è oggi chiamato ad aumentare ulteriormente l’efficienza energetica attraverso soluzioni di elettrificazione, recupero energetico e gestione intelligente dei flussi. A questo si affianca la spinta verso la sensorizzazione e il controllo digitale, che stanno rendendo l’idraulica sempre più “intelligente” e connessa.

L’Executive Master in Oleodinamica, giunto alla sua diciottesima edizione e inserito nel progetto Fluid Power Academy promosso dalla Value Chain Fluid Power, rappresenta un’importante occasione di aggiornamento e crescita professionale. Il corso affronta in modo completo e trasversale tutte le principali tecnologie e applicazioni, con un approccio che valorizza l’integrazione tra i punti di forza dell’idraulica tradizionale e le nuove opportunità offerte dall’elettrificazione e dal digitale. Il percorso formativo, della durata complessiva di 175 ore, è articolato in 5 moduli didattici complementari ma autonomi, così da permettere a ciascun partecipante di costruire un percorso personalizzato. Le aziende possono inoltre scegliere di far partecipare diversi collaboratori a moduli differenti, in base alle competenze già presenti in organico e agli obiettivi di sviluppo.