Era da molto tempo, dal 2011 per la precisione, che non si verificava un fatto del genere: finalmente una giovane donna italiana tra le finaliste dell’EU Prize for Women Innovators 2017. E’ Mary Franzese, co-fondatrice di Neuronguard, la startup nata e cresciuta a Modena che sta sviluppando un collare refrigerante che riduce i danni al cervello in caso di ictus o di grave trauma cerebrale.
«A distanza di 6 anni, io, giovane trentenne imprenditrice di Neuron Guard riporto in finale il nome di una realtà italiana. Attendo la proclamazione della vincitrice nella mia categoria, ma intanto vi confido che io ed Enrico Giuliani siamo estremamente orgogliosi di questo risultato. #vivalitalia e viva le donne italiane che si mettono in gioco e hanno il coraggio di farsi avanti».
Mary Franzese ha commentato così, sul suo profilo Facebook, la scelta della Commissione Europea di inserirla tra le 12 finaliste in gara per l’EU Prize for Women Innovators 2017. Dodici donne che rappresentano l’eccellenza dell’impresa europea. Per la prima volta il concorso di quest’anno prevede tre finaliste nella categoria Rising Innovator, ragazze dai 30 anni in giù che hanno fondato o co-fondato società di successo ad alto contenuto di innovazione.
“Facciamo i complimenti a Mary, e insieme a lei anche a Enrico e alla loro creatura: Neuronguard”. Erio Luigi Munari, presidente di Democenter, sottolinea che: “come Democenter, abbiamo avuto il privilegio di seguire i primi passi di Neuronguard, vedendo aumentare progressivamente interesse e considerazione. La dimostrazione di come, partendo da Modena, lavorando e crescendo a Modena, ci si possa affermare in Italia e nel mondo”.

Mary Franzese, Cofondatrice e CMO di Neuron Guard
Nel 2013 è entrata a far parte del team Neuron Guard, come “startup MBA partner”, durante un programma di accelerazione, per poi diventarne cofondatrice nel 2014.
Campana d’origine, ha studiato a Milano e vive a Modena. Anima economica e comunicativa, è laureata in Economia Aziendale, con esperienze in Finlandia, Argentina e Cina, ha conseguito un Master in Imprenditorialità e Strategia Aziendale, ed ha gestito per due anni una cooperativa erogante servizi a supporto ai centri riabilitativi.
Nel 2016 ha ricevuto il Giuliana Bertin Communication Award 2016 come “miglior imprenditrice comunicativa”, ed è arrivata in finale del Premio ITWIIN 2016, Categoria Imprenditrice. Ora è tra le finaliste dell’EU Prize for Women Innovators nella categoria Rising Innovators Award.

Comunicato stampa

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